martedì 14 luglio 2009

Call for application

Cari R&D
E' il momento di far emergere le nostre proposte. Lo faremo utilizzando questo blog, discutendo le nostre idee e cercando di far emergere il punto di vista di chi, da R&D, vive la realta' italiana e internzionale del sistema Universita' e Ricerca. Vi invito quindi a postare nei commenti di questo post le vostre proposte in merito alla riforma che sia capace di portare "aria nuova nelle vecchie stanze". Vi chiedo di essere per quanto possibile concisi, e vedremo se necessario di allargare con altri post quelle tematiche dove si concentreranno le osservazioni.

6 commenti:

  1. Alcune proposte in ordine sparso, giusto per partire
    TEMA nr1
    SOLDI
    Col trattato di Lisbona, l'Italia si e' impegnata a portare al 3% del PIL l'investimento in Universita' e Ricerca entro il 2010. Il 2010 e' domani, e l'Italia investe ancora circa l'1% del PIL. Facciamo una proposta semplice: siccome la spesa Univ e Ricerca per una nazione sviluppata, che tale voglia rimanere, e' da considerarsi una spesa incomprimibile, bisogna prevedere per legge che la spesa statale in Univ e Ricerca sia una quota fissa del PIL, calcolato sull'anno precedente. Esempio: il PIL 2008 si e' attestato sui 1300 miliardi di euro. Decidiamo che il FFO sia l'1% del PIL=13 mld (oggi e' 7mld). Assegniamo uno 0,5% ai progetti di ricerca (7,5mld), e uno 0,5% alla gestione degli Enti di Ricerca. I fondi vengono assegnati dall'ANVUR, almeno un 50% dei fondi va assgnato sulla base delle valutazioni (che impieghino peer review, parametri oggettivi, referee internazionali).
    TEMA nr2
    Sedi Universitarie, Tassazione, Universita' private
    Le istituzioni universitarie pubbliche create dopo il 1996 debbono fondersi con le UNiversita' "storiche", su base regionale, con l'obiettivo di portare il rapporto di una universita' per ogni milione e mezzo di abitanti.
    Le UNiversita' pubbliche chiedono un massimo di 4000 euro/anno a studente, con una rimodulazione proporzionale coem stabilito in base a parametri (ICE, ICER etc...) stabiliti dal Ministero. Le Universita' private hanno un tetto del 25% massimo di finanziamento statale (sotto varie forme, FFO, PRIN etc...): i docenti non seguono le scale stipendiali in vigore per quelli delle statali, non esiste tetto alla contribuzione massima degli studenti, ma si prvede che almeno un 30% degli iscritti benefici di borse di studio ricavate dalla Universita' stessa in base alla tassazione degli studenti abbienti, con un tetto massimo di contribuzione di 4000 euro rimodulabile in base al reddito come previsto per le Universita' statali. Le UNiversita'non statali che non ottemperino a tale regola, perdono automaticamente l'accreditamento a rilasciare titoli di studio legalmente riconosciuti.

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  2. TEMA nr3
    Stutture/valutazione/finanziamenti
    Le Facolta' e i Corsi di laurea sono aboliti. L'entita' che sovraintende a didattica e ricerca e' il Dipartimento.
    Il Direttore e' responsabile dell'indirizzo di ricerca e didattica, e' responsabile della gestione economica e del reclutamento, dura in carica 10 anni e puo' essere rimosso solo dall'ANVUR. L'ANVUR assegna almeno il 50% delle
    risorse ai Dipartimenti in base alla valutazione di ricerca e didattica che si avvale di esperti nazionali internazionali e considera parametri riconosciuti a livello internazionale, avvalendosi del metodo peer review
    quando possibile.
    TEMA nr4
    Reclutamento.
    I Dipartimenti (nella persona del Direttore e dei docenti) reclutano in autonomia i docenti e ricercatori. Il reclutamento dei docenti e' stablito in base alla pianta organica (che prevede un rapporto di 80:20 associati:ordinari) e alle esigenze didattiche: responsabile e' il Direttore del Dipartimento. Il reclutmento dei ricercatori junior (postdoc) e'sotto la responsbilita' del titolare dei fondi (FIRB, Europei etc...) e del Direttore del Dipartimento. Il reclutamento dei ricercatori senior (tenure track) e' sotto la responsabilita' del Direttore del Dipartimento e i ricercatori senior devono essere titolari di borse tenure track e grants (appositamente create dal MInistero, Europee, Internazionali...). L'ANVUR prevede che un 25% dei fondi assegnati su base premiale (il 50% del totale) sia assegnato in base alla valutazione dei neoassunti (docenti e ricercatori) degli ultimi 5 anni. L'ANVUR sanziona i responsabili del reclutamento rimuovendo il Direttore del Dipartimento (valutazione negativa al primo turno, 3 anni) e sciogliendo il Dipartimento (valutazione negativa al secondo turno, 6 anni).
    Se ci sono problemi di ordine costituzionali, due alternative: prevedere l'abilitazione nazionale (ma con criteri molto inclusivi e oggettivi), oppure trasformare le Univ in fondazioni (utile anche nel caso si voglia ricorrere al licenziamento di quelli che non producono).

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  3. Senza voli pindarici o sogni irrealizzabili: legare il carico didattico alla produttività scientifica. Chi ha smesso di far ricerca può ben fare 180 ore di lezione (o l'equivalente in compiti organizzativi), un Bignami può anche fare *legalmente* 20 ore all'anno senza falsificare i registri se il dipartimento ritiene che ne valga la pena.

    Attenti poi a proporre l'abolizione del posto a vita (la tenure, come la chiamano gli americani; e dove, malgrado qualche tentativo contrario è tuttora in vigore): è alla base della libertà di ricerca. E l'unico effetto sarebbe quello di aggiungere altra carta inutile alla gran massa di pubblicazioni inutili che vengono continuamente prodotte.

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  4. INfatti io ho proposto due figur pre-tenure, e due post (ass-ord). Pero' si deve accettare che, con le debite garanzie, la valutazione possa premiare e punire in base alla produttivita' scientifica e didattica. Anche rimuovendo chi, tenured, non fa nulla...

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  5. non capisco il titolo questo post: "call for application". Application a cosa?

    Chiamamolo invece "concorso di idee": idee per il cambiamento e il rinnovamento dell'università e del Paese.

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  6. Chiamalo come vuoi, Ugo. E, se vuoi, spara el tue cartucce!

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